FERNANDO BORDONI

FERNANDO BORDONI

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Nasce nel 1937. Studi primari a Lugano e secondari alla Magistrale di Locarno. Nel 1957 si iscrive all’Accademia di Brera
a Milano e si laurea con una tesi su Giovanni da Milano nel 1961.
Dopo una breve stagione di pittura informale inizia i viaggi di studio nelle più importanti città europee grazie alle Borse di studio federali per la ricerca pittorica svizzera nel 1965 e nei due anni seguenti.

È tra i primi artisti svizzeri ad occuparsi di Pop Art (Madeleine Schuppli, “Swiss Pop Art Formen un Tendenzen 1962-1972”, Kunsthaus Aarau, 2017).
In quegli anni lavora nello studio di Via Nassa 54 a Lugano.

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Collins Apollo 11, acrilico su tela.
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Autostop, acrilico su tela.
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Specchio retrovisore 1969, acrilico su tela.

Continua con le riflessioni sulla produzione di massa e le impronte di copertoni d’automobile che nascono con un atteggiamento concettuale.
Nel corso della sua carriera è stato accolto tra gli artisti di diverse Gallerie d’Arte quali, l’Arte e Struktura di Milano, la Galleria Klus e la Galleria Schöning di Zurigo, la Galleria Amman e la Galleria Flaviana di Locarno.
Ha rivestito incarichi pubblici quale membro della Commissione cantonale delle Belle Arti, e della Commissione dei Monumenti storici e artistici del Ticino.
Numerosi gli interventi di Kunst am Bau in Ticino e in Italia.

A Lugano un omaggio pittorico al popolo ucraino

Da oggi al 15 agosto 2022 è esposta a Palazzo Civico una sequenza di opere pittoriche che l’artista Fernando Bordoni ha dedicato al popolo ucraino.

La mostra personale, dal titolo “Ucraina 2022, una comunità che resiste”, ha preso avvio durante i lavori della Conferenza sulla Ricostruzione dell’Ucraina (URC 2022).

Il “polittico” – composto da sette dipinti realizzati, uno al giorno, durante la prima settimana dell’invasione russa in Ucraina – è stato istallato in un contesto dal forte significato simbolico: la parete esterna della sala del Consiglio Comunale.

Le opere esposte sono il frutto dei sentimenti dell’artista di fronte alla tragicità del momento storico. Il giorno seguente ai primi attacchi delle forze armate russe, Bordoni inizia un percorso di studio di composizioni su piccolo formato: dal principio dell’invasione, un’opera al giorno per sette giorni, come una cura che non può nulla contro il cancro della guerra, ma rimane un gesto artistico voluto e auto-imposto a testimonianza del ritorno dell’orrore di un conflitto armato alle porte dell’Europa.

L’esposizione è visitabile a Palazzo Civico dalle 07:30 alle 12:00 e dalle 13:30 alle 17:00.

MOSTRE PERSONALI recenti

“Tracce del (in)visibile”, retrospettiva, Museo di Villa dei Cedri, Bellinzona, 2018.

“Swiss PopArt Formen und Tendenzen 1962 – 1972”, Kunsthaus, Aarau, 2017.

“TI CH”, Museo cantonale d’Arte, Lugano, 2014.
“Distance and Dimension”, Art Labor Gallery, Shanghai, 2012.

Turné 08 12 2018 Fernando Bordoni
filmato della mostra personale del Museo Villa dei Cedri “Tracce dell’(in)visibile”.